
Diana Aricina

Azia
*Queste biografie sono state interamente scritte dagli alunni e dalle alunne del I C del Liceo linguistico ''J. Joyce''.
Azia maggiore (in latino Atia Balba Caesonia) è una patrizia romana della gens Atia, una famiglia della Roma Antica; nasce a Roma nell’ 85 a.C., è figlia di Marco Azio Balbo e della sorella di Gaio Giulio Cesare, Giulia minore. È la madre del primo imperatore romano, Augusto e di Ottavia minore, a sua volta moglie, per alcuni anni, di Marco Antonio.Azia sposa il governatore della Macedonia, Gaio Ottavio. I loro figli sono Ottavia minore e Gaio Ottavio Turino, quest’ ultimo anche noto come Cesare Ottaviano Augusto. Azia è divenuta la protagonista di alcuni eventi leggendari che la qualificano immediatamente come “la madre prescelta di un figlio predestinato”. Gli storici raccontano che Azia dopo una cerimonia in onore di Apollo, si addormenta all'interno del tempio sopra la sua lettiga dove rimane sola.Nel frattempo un serpente striscia fino a lei. Quando Azia si sveglia, si purifica e si accorge che sul corpo porta una macchia a forma di serpente.Ottaviano nasce nove mesi dopo, tanto da essere considerato per tale fatto, figlio di Apollo. Azia, prima di partorire, sembra abbia sognato che le sue viscere fossero portate fino alle stelle, coprendo tutto lo spazio tra terra e cielo. Inoltre Gaio Ottavio, il padre di Ottaviano, sogna che dal ventre di Azia era nato un raggio di sole.Azia muore durante il primo consolato del figlio Ottaviano, nell'autunno del 43 a.C.: per volere di Ottaviano, il suo funerale avvenne secondo i più alti onori.Il nome di questa patrizia romana, è stato appositamente utilizzato dalle amministrazioni di Ariccia dei primi del secolo, per arricchire la cittadina con vie di significato storico, dato l’evidente desiderio di dare ad Ariccia maggior lustro rispetto a Roma, la capitale così vicina.L’intestazione della via ad Azia deriva dal fatto che Ariccia sarebbe stata la sua città natale.
Diana aricina è una dea italica, latina e romana corrispondente alla dea greca Artemide. Inizialmente era venerata unicamente dalle città che appartenevano alla confederazione di popoli latini avversari di Roma, in particolare ad Ariccia dove ha un tempio e un Nemus a lei dedicato. Diana protegge e consacra il ruolo e la potenza del re. È una dea guerriera e molto potente, a differenza delle altre divinità femminili che hanno uno spirito materno. In seguito alla vittoria dei Romani sulla confederazione latina, il culto della dea è portato a Roma e viene semplificato: così ella diventa la protettrice dei boschi, della caccia, degli animali selvatici e della verginità.
Flora è una dea di antica origine italica ben presente nella cultura romana. Rappresenta e tutela la fioritura dei cereali e di tutte le piante utili per l’alimentazione. In seguito diviene il simbolo della primavera. I culti in suo onore, infatti, si svolgono nel periodo adatto alla rinascita della natura e vengono definiti Floralia. In questi riti, nel periodo più arcaico, si manifesta la cultura contadina e rurale dei popoli italici. In un secondo momento si aggiungono elementi erotici e scherzosi, tipici dell’età della giovinezza. Anche Flora rimanda con la sua simbologia alle antiche e primordiali divinità femminili che celebrano la Madre Terra e la sua potenza vitale.
Antonietta Sayn Wittgenstein nasce il 12 marzo 1839 ad Ivanowsky. E' una principessa ucraina, figlia dell’importante Leonilla Baratinsky, una donna bella, colta ed intelligente, apprezzata per le sue doti di diplomatica. Fin da bambina Antonietta viene educata dalla madre, da cui eredita doti di bontà d’animo, umanità e sensibilità. Dall’unione con il nobile Mario Chigi ha avuto 5 figli. Tra le sue opere benefiche, si ricorda la costruzione di un asilo e di un ospedale ad Ariccia. Queste sue attività dimostrano interesse per la società locale e per il miglioramento delle condizioni di vita delle classi più disagiate. Muore nel 1918 all’età di 79 anni.

Flora

Maria Antonietta Sayn Wittgenstein Chigi
BIOGRAFIE

Aurelia Cotta
Aurelia Cotta nasce nel 120 a.C., discende da due importanti famiglie romane: la famiglia Aurelii Cottae da parte del padre e dalla Gens Rutilia dalla parte della madre. Viene raffigurata come matrona ideale, saggia, attenta e intelligente, conosciuta principalmente per la sua bellezza. Oltre alle sue notevoli qualità, Aurelia viene ricordata per essere la moglie di Gaio Giulio Cesare. Da questo matrimonio nascono diversi figli, tra cui il più ricordato è Gaio Giulio Cesare. Aurelia ha ricoperto un ruolo importante nella vita dei suoi figli, poiché li ha influenzati positivamente attraverso l’educazione. Muore nel 54 a.C.

Beata Rosa Venerini
Rosa Venerini nasce il 9 febbraio 1656 a Viterbo. Grazie all'ottima educazione religiosa ricevuta durante la sua infanzia, apre nel 1685 una "scuola pia", con l'obiettivo di insegnare il catechismo alle ragazze più bisognose, e in seguito fonda la congregazione delle Maestre Pie Venerini. Tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento il progetto della Venerini provoca tra la società diverse critiche dovute al fatto che, in questo periodo, il compito di insegnare il catechismo era affidato solo ai sacerdoti e non alle donne. Beata Rosa Venerini muore il 7 maggio 1728 ed è proclamata santa il 15 ottobre 2006 da papa Benedetto XVI. Attualmente le Maestre Pie Venerini sono presenti in molti Paesi del mondo.

Egeria
Egeria, presente nella mitologia romana, è una ninfa Camena (cantante).Secondo la leggenda è consigliera, amante e in seguito moglie del re Numa Pompilio (715-673 a.C.). Il re si affida alla ninfa, che lo consiglia in ambito religioso e politico. Il suo ruolo perciò è fondamentale. Dopo la morte del re, Egeria, a causa del troppo dolore, si trasforma in una fonte. È venerata dalle donne incinte.In generale, la ricordiamo come la ninfa che si dispera per la morte del suo amato e come protettrice dei parti, mentre tendiamo a mettere in secondo piano il suo importantissimo ruolo di consigliera politica e religiosa di Numa Pompilio.